EMOZIONI DA SFOGLIARE |
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Sergio Vacondio, Tutti hanno dei ricordi del Luna Park, ed. Gruppo Albatros il Filo, Roma 2010, pag.364, 17,50€ Sergio Vacondio, nel suo libro autobiografico fa il bilancio della sua vita, ripercorre la propria esperienza, trascorsa nel mondo del Luna Park, fotografando una realtà umana e sociale, in grande evoluzione, dal dopoguerra ai giorni nostri. Il racconto è una simbiosi di fantasia e di coraggio, a metà tra biografia e analisi interiore… “Ho scelto questo titolo” scrive l’autore “poiché tutti abbiamo dei ricordi personali ed io, in questo libro, racconto i miei ricordi di vita. Una vita normale, in parte vissuta in un mondo poco conosciuto come quello del Luna Park, che peraltro cerco, nei miei ricordi, di descrivere anche alle persone che lo hanno frequentato, ma solo nei momenti migliori: quelli delle luci, della musica e del divertimento. Il Luna park, però, è come la vita, non è solo musica e divertimento. Quando ho iniziato a scrivere questo libro, mi sentivo stanco e sfiduciato. Strada facendo, mi sono reso conto che ricordare il passato serve a capire dove si è arrivati, e questo ti aiuta ad andare avanti. Anche se vuol dire fare i conti con i propri errori”. I ricordi si dipanano nelle pagine del libro senza un nesso cronologico, ma liberando la mente dai sentimenti, l’emozioni, l’esperienze, fin dall’infanzia: “I bambini della mia età vivevano la festa una sola volta l’anno, mentre per noi, bambini delle giostre, rappresentava il normale scorrere della vita. Era una vita di festa”. In queste pagine troviamo la fatica del rimboccarsi le maniche e affrontare tutte le situazioni, positive o negative: “Il viaggio di trasferimento da una piazza all’altra ha sempre rappresentato uno dei momenti più impegnativi del viaggiatore, perchè la famiglia e tutto il suo capitale si trovavano sulla strada, in balia del destino. Parecchi viaggi sono stati vere e proprie odissee, raccontati poi durante le serate di festa e, passata la preoccupazione, motivo di grosse risate o di grandi sospiri”… Troviamo anche il racconti di lunghi viaggi per “esplorare” il mondo e capire come andavano le cose, dagli Stati Uniti alla Turchia, ma anche i Pellegrinaggi ricchi di spiritualità e di interesse: dal Santuario vicino alle carovane a Lourdes o in Terra Santa. Ma anche i bei momenti in cui lo Spettacolo Viaggiante godeva di grande attenzione da parte della gente e delle Amministrazioni: “Le carovane erano collocate nei centri storici delle città. Si nasceva e si viveva nelle più belle piazze d’Italia, come Prato della Valle a Padova, la Riva degli Schiavoni a Venezia, Piazza Vittoria a Gorizia, Piazza Primo Maggio a Udine, Campo marzio a Vicenza, Piazza Vittorio a Torino, e tante altre intorno al Luna Park gravitava un mondo di profumi e odori che cambiavano di fiera in fiera, stagione dopo stagione. Ogni paese presentava le tradizioni di cui andava orgoglioso e noi del Luna Park ci lasciavamo coinvolgere, partecipando alla festa del paese come se fosse la nostra festa. Dalle castagne cotte in autunno alle frittelle di Natale: gli odori accompagnavano le feste, come il profumo dei mandarini in inverno. In Romagna mangiavamo la piadina con il prosciutto o i panini con il cotechino; a Rimini in particolare, una soffice focaccia con il rosmarino. Spostandosi verso est, in Veneto, prevalevano cartocci di pesce fritto accompagnato da ottimo vino Raboso” |
In Cammino 2010-4: |